Prima edizione

Nota stampa

16 SETT. 2023 – “L’incontro che abbiamo proposto il 23 e 24 settembre al popolo della Pace a Firenze è andato oltre ogni aspettativa di partecipazione.  Daremo vita ad una associazione che avrà al centro  il tema della Pace.  Abbiamo condiviso nell’assemblea di Domenica una carta di valori in cui Pace è la prima parola  e l’ultima. Disarma è il nostro imperativo. Non abbiamo paura il nostro grido. Non abbiamo paura di dissentire dalla sola voce ammessa che è quella della propaganda di guerra. Vogliamo uscire dall’immobilismo e riprendere parola pubblica, rilanciare con forza una iniziativa politica, ma soprattutto offrire l’opportunità di uno spazio collettivo di condivisione di idee e di iniziative che restituisca entusiasmo a quanti in questi anni l’hanno perso e si sentono impotenti e soli, ai giovani e le giovani che non hanno punti di riferimento e che reclamano il loro diritto al futuro. Il nostro grazie va all’artista Mannarino che con i suoi testi e la sua musica è stato di ispirazione per trovare le parole con cui comunicare il nostro progetto. Lo ringraziamo anche per essere intervenuto con un video messaggio”. Questo il commento di soddisfazione degli organizzatori de “Il coraggio della Pace. Disarma”, la due giorni che si è svolta il fine settimana a Firenze in un Teatro dell’Affratellamento gremito di partecipanti provenienti da tutt’Italia.

“L’Italia è in guerra. Ma questa non è una guerra come le altre degli ultimi anni. Oggi siamo di fronte ad una guerra costituente che ci ripropone l’incubo di Hiroshima, che rischia di precipitare in guerra mondiale distruttiva e senza ritorno. Una guerra su cui si giocheranno i nuovi equilibri internazionali. Non è un conflitto armato circoscritto nel territorio ucraino, ma al contrario vede sul campo gli Stati Uniti contro la Russia e la Cina. La contesa è tra mondo unipolare a guida USA e mondo multipolare” afferma Claudio Grassi, nominato coordinatore di Disarma dall’assemblea di domenica, che avrà il compito di traghettare la nascente associazione fino a costituirsi formalmente in un prossimo appuntamento previsto a Napoli all’inizio del nuovo anno.

“E’ grave che nessuna forza politica ponga la questione della guerra e della pace come primo punto della propria riflessione ed iniziativa – prosegue –  e che non ci siano state importanti mobilitazioni in questi mesi drammatici in cui la guerra sta producendo migliaia di morti, distruzione ambientale e conseguenze enormi sulle nostre economie alimentando la crisi sociale e la povertà in Europa e nel mondo. E’ assurdo che sia toccato a noi, che non siamo una forza organizzata  ma siamo 100 promotori e promotrici, chiamare a raccolta le voci più significative del mondo della Pace: intellettuali, accademici, giornalisti, studiosi e studiose, esponenti delle associazioni pacifiste del mondo cattolico, figure storiche che si battono da sempre per la pace, e quella parte di mondo politico che è contrario all’invio delle armi e chiede che si lavori per una soluzione di Pace.”

“Proseguiremo la raccolta delle adesioni a “Disarma. Non abbiamo paura” ed abbiamo fissato i nostri prossimi appuntamenti: il 30 settembre saremo presenti all’”Assemblea per la pace, la terra, la dignità”, lanciata da Michele Santoro e Raniero La Valle a Roma. Il 7 ottobre parteciperemo con un nostro striscione alla manifestazione della Cgil e delle associazioni “La via maestra, insieme per la Costituzione”.  Aderiremo  alla mostra “Artisti per la pace” che ci sarà i primi di dicembre a Roma, organizzata dal critico d’arte Roberto Gramiccia – tra gli animatori della nostra associazione –  e patrocinata dall’Anpi.

Ma l’appuntamento fondamentale sarà quello di Napoli a Gennaio, in cui riprodurremo lo schema adottato a Firenze: una due giorni di riflessioni sul tema della Pace, nella sua stretta connessione con i temi sociali, del lavoro e delle povertà, che si concluderà con l’assemblea costitutiva della nostra associazione “ concludono le promotrici e i promotori che insistono “Non abbiamo paura”.

Nota stampa

Il 23 e 24 settembre a Firenze il popolo della Pace si dà appuntamento per dire No all’invio delle armi in Ucraina e Si a una trattativa diplomatica per porre fine alla guerra. Tra loro  Alex Zanotelli, Luisa Morgantini, Moni Ovadia, Domenico Gallo, Michele Santoro, Ida Dominijanni, Raniero la Valle, Marco Tarquinio, Maria Luisa Boccia a molti altri. Parola d’ordine: Non abbiamo paura.

19 SETT 2023 – “L’Italia è in guerra, anche se nessuno lo dice. Lo è contro la Costituzione e contro la volontà della maggioranza della popolazione. Siamo esposti di nuovo al rischio della catastrofe di Hiroshima. La nostra iniziativa, dal titolo Il Coraggio della Pace, è il primo passo deciso per reagire insieme al senso di impotenza e far sentire la voce della maggioranza che siamo. Non vogliamo la guerra mondiale. Siamo ancora in tempo per fermare il precipitare degli eventi. La prima cosa che chiediamo al Governo e a tutte le forze politiche dell’opposizione è di smettere di inviare armi. Si abbassino i fucili e si lavori per via diplomatica.”

Queste le dichiarazioni del gruppo organizzatore della due giorni “Il coraggio della Pace. Disarma” che si svolgerà a Firenze sabato 23 e domenica 24 settembre  presso il Teatro dell’Affratellamento. Iniziativa promossa da 100 promotori, tra cui padre Alex Zanotelli, Luisa Morgantini, Moni Ovadia, il giurista Domenico Gallo, la filosofa femminista Maria Luisa Boccia, Pasqualina Napoletano.

Tanti gli interventi previsti nella sessione mattutina e pomeridiana del fitto programma  di sabato, mentre il giorno successivo sempre nella stessa sede, si svolgerà l’assemblea per compiere il primo passo che darà vita ad una associazione.

“L’Europa avrebbe potuto svolgere un ruolo fondamentale per facilitare una trattativa di Pace facendo propri gli sforzi di Papa Francesco che invece sono caduti nel vuoto, ed ha scelto la strada folle dello scontro frontale a fianco degli Stati Uniti. A pagare il prezzo  di questa scelta sono le vite umane: centinaia di migliaia di morti innocenti sul campo di battaglia, e da noi l’aumento esponenziale della povertà, della crisi economica, della disoccupazione, delle diseguaglianze, e di una crisi climatica che è uscita dall’agenda delle priorità dei Governi. La guerra la pagano sempre i poveri e ad arricchirsi è solo l’industria bellica e dei trafficanti di armi.”

“Domenica daremo vita ad una associazione, in cui Pace sarà la prima parola e l’ultima. Disarma il nostro imperativo” proseguono.

“Abbiamo bisogno di uno spazio collettivo in cui confrontarci e tornare a fare politica attiva perché oggi a sinistra purtroppo ciò che esiste è inadeguato o poco accogliente, e il tema della Pace  e del Disarmo viene trattato come uno tra i tanti, invece è il punto fondamentale da cui partire” aggiungono.

“Continuano ad arrivare centinaia di adesioni da tutt’Italia, di persone di ogni provenienza, di sinistra, del mondo cattolico, donne e uomini che hanno voglia di mettersi in gioco per cambiare questo mondo e renderlo più giusto e equo. La Pace è la precondizione per raggiungere questi obiettivi” spiegano.

“Stanno portando l’umanità sull’orlo del precipizio. Le destre ci paralizzano e vogliono renderci impotenti cavalcando il sentimento della paura che cresce per l’incertezza del futuro. Ma sabato e domenica diremo forte che Noi non abbiamo paura. Né di dissentire né di agire. Questa frase l’abbiamo scritta su ogni manifesto e continueremo a scriverla ovunque” concludono.